Coda alla vaccinara

Pubblicato il da Riccardo

La coda alla vaccinara è un piatto tipico della cucina romana, costituito dalla coda del bovino stufata, condita con verdure varie.

Nata nel cuore di Roma, nel rione Regola dove abitavano i vaccinari, la coda alla vaccinara è considerata la "regina" del quinto quarto, ovvero quel che rimane della bestia vaccina dopo che sono state vendute ai benestanti le parti pregiate. Del quinto quarto fanno parte la coda, la trippa, la pajata, il cuore, la milza, e tutte le frattaglie.

Da sempre considerata emblema di una particolare romanità "greve e caciarona" è un piatto che va rivalutato e rispettato, a causa della difficoltà di preparazione.

Come per tutti i piatti popolari, non esiste una ricetta accreditata ed individuabile come autentica, ma esistono diverse versioni, tutte tramandate nella tradizione popolare, spesso orale. Alcune nelle quali nella parte finale viene preparata una salsa a base di cioccolato fondente, pinoli e uva passa, altre nelle quali viene aggiunta una fetta di prosciutto, altre ancora che prevedono l’uso anche dei "gaffi", ovvero le guance del bovino, oppure l’aggiunta a fine cottura di un pizzico di cannella o di noce moscata 

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INGREDIENTI (per 4 persone)

2 kg di coda di manzo (non vi sembri troppa, la coda è tutt’osso!!!)

1 kg di polpa di pomodoro o di pomodori pelati

3 coste di sedano

1 cipolla

1 spicchio d’aglio

1 carota

6 cucchiai di olio EVO

1 bicchiere di vino bianco secco

1 peperoncino 

Sale

Pepe nero

 

PREPARAZIONE

 Lavate molto bene ed a lungo la coda sotto l'acqua corrente

Tagliatela a pezzi, posando il coltello tra una vertebra e l'altra e dando un colpo secco sul tagliere

Preparate un trito con sedano, cipolla aglio, carota, sale e peperoncino

Scaldate l'olio a fuoco basso in un tegame molto capiente

Quando l’olio è caldo, ma non fuma ancora, unite la coda a pezzi e fatela rosolare ben bene da ogni lato

Aggiungete il trito, alzate il fuoco e lasciate insaporite per qualche minuto, mescolando di 

continuo.

Versate il vino e fate evaporare per bene, continuando a mescolare per  non fare attaccare 

Aggiungete il pomodoro e ½ litro d'acqua, quindi coprite il tegame e cuocete per un paio d’ore, a fuoco lentissimo

In ogni caso, la coda è cotta quando la carne si stacca facilmente dall'osso

A questo punto, alzate il fuoco e fate restringere il sugo continuando la cottura senza coperchio. Nel caso che invece dopo due ore la coda non fosse ancora cotta, aggiungete acqua calda e continuate la cottura a fuoco moderato, quindi fate restringere il sugo a fuoco vivace ed a tegame scoperto

Cospargete generosamente di pepe e servite calda

Accompagnare con un vino rosso robusto e tannico

 

 

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D
<br /> <br /> spero che la carne sia meglio della foto, non rende ragione della tua professionalità, problemi con le luci?<br /> <br /> <br /> tre coste di sedano per 2 kg di coda mi sembrano un pò poche !! , inoltre in genere i pezzi più grossi devono essere ridivisi in senso longitudinale , anche se non è facile e ci vuole una bella<br /> mannaia e precisione nel taglio, roba da  macellai.  coda e guancia, secondo me, hanno la carne migliore tra quelle ricche di connettivo ovvero  adatte alle  lunghe cotture.<br /> <br /> <br /> <br />
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R
<br /> <br /> La foto ... non ho fato in tempo a farla prima che io ed i miei commensali spolverassimo in quattro più di tre chili di coda ; quando la rifaccio la fotografo prima di mangiarla. La oto che vedi è presa da Internet.<br /> <br /> <br /> Il sedano è quello che, in proprozione, ho messo nella mia preparazione; ma nulla viete di metterne di più, se piace. Come ho scritto, non esiste una ricetta "autentica ed originale" della coda.<br /> <br /> <br /> Sulla divisione delle vertebre, non l'ho mai fatta in senso longitudinale; la sola accortezza che faccio è quella di  mettere a rosolare, e poi a cuocere, prima i pezzi più grandi e poi<br /> quelli più piccoli; al momento di mangiarla, dà addirittura più soddisfazione rosicchiare e spolpare le vertebre grandi che quelle piccole!!! Se poi vuoi divertirti a spezzare le vertebre con la<br /> mannaia ... attento a togliere tutte le schegge di osso!!!<br /> <br /> <br /> Su quanto dici riguardo ai tagli della carne, concordo in pieno; per cotture altrettanto lunghe ma magari più .. eleganti (ìbrasati stracotti, spezzatini, io prediligo un taglio ottimo, ma poco<br /> richiesto e pertanto poco costoso: il collo, oppure il reale (o biancostato)<br /> <br /> <br /> <br />